Le piante acidofile necessitano di un terreno acido per due motivi principali:
1. Assorbimento dei nutrienti:
- Il pH del terreno influenza la disponibilità di nutrienti per le piante. In un terreno acido, alcuni nutrienti essenziali come ferro, manganese, zinco e rame sono più facilmente disponibili per le piante acidofile.
- In un terreno alcalino, questi nutrienti tendono a essere meno solubili e quindi meno disponibili per le piante.
2. Tossicità di alcuni elementi:
- In terreni alcalini, alcuni elementi come l’alluminio e il calcio possono essere presenti in quantità tossiche per le piante acidofile.
- Un terreno acido aiuta a ridurre la disponibilità di questi elementi, proteggendo le piante da eventuali danni.
Oltre a questi due motivi principali, un terreno acido può anche:
- Favorire lo sviluppo di micorrize, funghi che aiutano le piante ad assorbire acqua e nutrienti.
- Migliorare la struttura del terreno, rendendolo più soffice e drenante.
Ecco alcuni esempi di piante acidofile:
- Ortensia
- Azalea
- Camelia
- Rododendro
- Erica
- Magnolia
Per coltivare correttamente le piante acidofile, è importante utilizzare un terriccio specifico per acidofile. Questo tipo di terriccio ha un pH basso (tra 5,5 e 6,5) e contiene i nutrienti necessari per la crescita di queste piante.
È inoltre importante annaffiare le piante acidofile con acqua regolarmente, ma senza eccessi. Un terreno troppo bagnato può infatti favorire lo sviluppo di malattie fungine.
Con un po’ di attenzione, è possibile coltivare con successo le piante acidofile anche in terreni non acidi.
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